Viaggiare è leggere un libro (3)
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- Scritto da Elisa
Viaggiare è leggere un libro, di quelli con tante pagine, senza nemmeno sfogliarlo. Viaggiare è scoprire che certi orizzonti non sono poi così lontani. Viaggiare è capire che la tolleranza mette radici nella semplicità e nella spontaneità di due sorrisi, appartenenti a uomini e donne che non si sono mai visti prima, che nascono dinanzi alla bellezza della moschea di Solimano in Turchia
Viaggiare è ritrovarsi seduta nella veranda di una donna polacca e chiacchierare a gesti e scoprire poi che anche a lei piace bere il caffè all'americana come piace berlo a te . Viaggiare è scoprire che gli estoni conoscono benissimo l'inglese e che hanno una gentilezza delicatissima. Viaggiare è incontrarsi con la stessa signora alla stessa ora nello stesso bar inglese, di periferia, per quindici giorni e giocare con il suo yorkshire.
Viaggiare è l'antro della Sibilla cumana dove senti forte l'odore del mare che calma la sensazione di scorgere da un momento all'altro la figura dell'indovina. Viaggiare è una spiaggia del cilento, sempre la stessa da anni, dove ti senti a casa e si sa che, bella come la tua, di casa, non c'è niente cosicché ogni altra spiaggia della terra non ti sembra bella come quella.
Viaggiare è avere ali, ruote, binari, mari e scarpe per andare dappertutto. Viaggiare è anche il calore delle proprie radici, è rifocillarsi, riposarsi per poi ripartire.