Ho realizzato per il mio Laika 5.1G un sistema di riscaldamento ad acqua per la mansarda. Ho posizionato un tubo in gomma per alta temperatura (del tipo usato nelle autovetture) che parte dal vano Truma, arriva in mansarda, la percorre come una serpentina attraverso le molle del materasso, e torna nel vano Truma. Il tubo è in pezzo unico al fine di evitare eventuali problemi di perdite d'acqua in mansarda. Uscita tubo in mansarda Disposizione tubo Molle materasso La mandata ed il ritorno li ho fatti passare all'interno del tubo di convogliamento aria calda esistente, praticando un foro nel tubo all'interno del vano Truma. Uscita tubo verso boiler Ho installato un raccordo a T sull'uscita acqua calda e vi ho raccordato l'aspirazione della pompetta di ricircolo (300 L/h, 1A, max 100°C, 0.4 bar).Ho corredato la pompetta di due valvole a sfera per isolare la pompa in caso di rottura. l boiler mediante un'altro raccordo a T. Montaggio pompa ricircolo
Pompa ricircolo
Il boiler Truma mantiene costante la temperatura dell'acqua e la pompetta fa circolare l'acqua quando la temperatura in mansarda si abbassa oltre il limite impostato, raggiunta la temperatura desiderata la pompa si spegne. Per gestire la temperatura ho installato un piccolo termostato ambiente. Termostato con interruttore L'aria così riscaldata sotto al materasso risale verso l'alto scaldando il materasso stesso e, uscendo dai lati, anche l'ambiente della mansarda.In questo modo ho risolto anche i problemi di condensa che si formava negli angoli freddi.Testato positivamente lo scorso Marzo in Olanda e Germania. By : Fausto |
RISCALDAMENTO MANSARDA
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Commenti
La pompa dell'impianto idraulico è gestita dal pressostato della pompa stessa.
E' importante che la pompa funzioni normalmente al fine di mantenere il normale livello d'acqua all'interno del boiler.
Le variazioni di pressione dell'impianto non influiscono sul funzionamento del sistema di riscaldamento mansarda.
Lo scaldabagno, e la relativa spia, resta accesa il tempo necessario per scaldare l'acqua alla temperatura impostata, dopodichè si spegne sino a nuovo abbassamento della temperatura dell'acqua. La pompa resta accesa sin quando il termostato ambiente rileva la temperatura impostata, dopodichè si spegne sino a nuovo abbassamento della temperarura.
Lo scaldabagno e la pompa hanno gestioni separate ma lavorano entrambi con le relative temperature.
Io le ho trovate molto utili, la comodità del letto è notevolmente migliorata.
Non saprei quale consiglio darti oltre a quello di prenderle uguali...
Come ho scritto nel mio secondo posto (vedi inizio pagina) il ritorno l'ho collegato all'ingresso acqua fresca al boiler.
io nel mio camper ho creato una intercapedine di circa 5 mm. tra il piano della mansarda e il materasso e nella suddetta ho canalizzato l'aria calda prelevata sotto una panca e l'aria poi trova sfogo sui tre lati del materasso creando di fatto una lama d'aria a bassa temperatura che lambisce le pareti evitando così la fastidiosa condensa e ho il materasso caldo anzi piacevolmente tiepido nelle serate invernali dove fuori siamo di parecchio al di sotto dello zero e lo puoi vedere nei miei lavori che ho postato tempo fa, e il lavoro è stato molto semplice e senza andare ad incidere ulteriormente sui consumi elettrici.
saluti Mirco
Vedo che fai delle dichiarazioni assolute, quindi avrai dei dati inconfutabili.
Essendo quindi un esperto, secondo i tuoi calcoli quante calorie servono per portare un ambiente di circa 2,5 m3 da una temperatura di 10 - 12 °C ad una temperatura di 17 °C?
Confronta il dato risultante con la potenza in Kcal di un combi Truma "Trumatic C 6002", ed avrai la risposta.
Riguardo alla formazione di depositi di sali, comunemente detto "calcare", questo potrebbe accadere se il sistema venisse usato in continuo (h24) per alcuni mesi, con acqua avente durezza superiore ai 32°f ed a temperature prossime o superiori agli 80 °C.
Inoltre, se questo avvenisse nel tubo, a maggior ragione avverrebbe nel boiler cosa che, per fortuna, dopo 11 anni non è ancora successo.
Qui parliamo di utilizzo limitato al periodo invernale, ovviamente durante la notte, e ad una temperatura dell'acqua di 40 o 60 °C.
Resto comunque in attesa del risultato dei tuoi calcoli, per verificare se i miei sono errati.
Saluti
-le calorie dello scaldabagno non sono sufficenti
-la linea sarà presto intasata dal calcare
Le ragioni sono molteplici.
- nel mio camper l'aria canalizzata non viene immessa sotto al materasso ma nello spazio sovrastante, quindi a zona sotto al materasso restava fredda.
- il flusso d'aria veniva gestito dal termostato ambiente della cellula' ignorando quindi la temperatura in mansarda.
- la portata di aria calda era scarsa.
- non essendo riscaldato, il materasso restava freddo ed il primo impatto non era piacevole.
- l'eventuale condensa non si asciugava mai.
- con questo sistema posso a abbassare la temperatura in cellula mantenendo calda la mansarda.
Riguardo al problema rotture, se leggi sopra troverai il mio punto di vista.
Ciao
Scusami se ti faccio delle domande sciocche, non sto criticando la tua soluzione, vorrei solo capirne i reali vantaggi.
Grazie
Sono problemi che ho valutato, infatti ho cercato una pompa con il minor assorbimento possibile (1A/h).
Il consumo di gas per riscaldare la cellula dipende ovviamente dalla temperatura esterna, quindi anche questo sistema.
Il calcolo diventa difficile perchè oltre la temperatura esterna entrano in gioco altre variabili quali la tipologia del camper, il tipo di coibentazione, il numero di persone a bordo, l'eventuale presenza di vento e la sua intensità, ecc.
La formazione di alghe avviene di solito in acqua a temperatura ambiente, ossidata e stagnante, ed aumenta se esposta ai raggi solari.
Qui abbiamo acqua ad una temperatura di 40 - 60 °C, che ricircola in un circuito chiuso ed ermetico.
Quando il sistema non viene utilizzato, ad esempio d'estate o quando il mezzo è in rimessaggio, scaricando il boiler i tubi vengono parzialmente drenati, mentre la pompa viene completamente drenata.
Per avere un drenaggio completo, bisogna scollegare il tubo di mandata (uscita acqua calda) e soffiarvi aria all'interno con un compressore.
In questo modo l'acqua residua verrà spinta nel boiler e drenata.
Una volta scaricata l'acqua, per maggior sicurezza, la pompa può essere protetta tramite le due valvole a sfera che la isolano dal resto del circuito.
In caso di gelo, l'eventuale formazione di ghiaccio dovuta alla presenza di acqua residua nel tubo non dovrebbe essere un problema, perchè il materiale di cui è composto il tubo (NBR) mantiene le sue caratteristiche di elasticità sino ad una temperatura di -40°C.
Saluti
Sarebbe da capire bene consumi di corrente e di gas.
Altro problema potrebbe essere il ristagno di acqua con conseguenti alghe ect ect o possibilità di gelare in fase di rimessaggio.
L'acqua calda di solito non viene usata per scopi alimentari, almeno noi non la usiamo.
In ogni modo si tratta di un tubo telato in NBR, materiale con grande stabilità meccanica, resistente alle temperature, agli oli e agli acidi.
L'alternativa avrebbe potuto essere il semplice tubo di gomma da irrigazione, ma non aveva le stesse proprietà e di certo avrei avuto problemi in caso di gelo.
Avrei potuto optare per altri materiali quali l'epdm, il viton, il teflon, il nylon, o il silicone, ma costano un botto, non sono facili da trovare e non ho ritenuto vi fosse la necessità.
Ovviamente coloro che intendono farsi questo riscaldatore, sono liberi di scegliere il materiale preferito.
Saluti
Inoltre il fatto che il flusso venga rallentato per qualche secondo durante la fase di immissione di acqua fredda al boiler da parte della pompa principale, non costituisce un problema.
Finita la carica tutto riparte come prima.
Saluti
Saluti
Concordo comunque che con l'aria calda se ben distribuita si raggiunge lo stesso risultato con minor spreco di energia!
Ciao
fabio
Sono dell'opinione che il miglior modo per riscaldare e togliere la condensa sia l'aria forzata
Naturalmente ho espresso solo la mia opinione
Un saluto
Posso sapere dove hai preso le "molle" sotto al materasso e di che materiale sono fatte?
Ah, se poi hai anche le misure in altezza...grazie.
un saluto
Bruno
Quando si raggiunge la temperatura impostata, si apre il contatto del termostato e la pompetta si ferma.
Il tubo caldo riscalda l'aria presente tra materasso e fondo della mansarda.
Questo calore risalendo riscalda il materasso e, uscendo dai lati, riscalda anche l'ambiente della mansarda andando quindi ad influenzare il termostato.
Quindi nessun riscaldamento diretto del corpo.
Ma se va bene al costruttore.....no problem!
Qui di seguito la descrizione corretta.
" Ho corredato la pompetta di due valvole a sfera per isolare la pompa in caso di rottura.
Il ritorno l'ho raccordato con l'ingresso acqua fredda al boiler mediante un'altro raccordo a T. "
Ti copierò l'idea anche sul mio laica 10.1
Mirco
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