Il camper: Elnagh Slim 2 del 2003. Il nostro vecchio, piccolo inverter da 300W decise di tirare le cuoia in un afoso Agosto di tre anni fa. Era installato in posizione scomodissima nel gavone, e cosi quando ho deciso che era arrivato il momento di ripristinare tutto ho realizzato una cosa che avevo in mente da sempre: Avere due batterie di servizio connesse con switch intelligente installate in zona asciutta, protetta e molto vicine all’inverter e non ingombrare inutilmente il gia’ piccolo e affollato gavone.L’ obbiettivo era:1. Due batterie AGM da 100Ah2. Deviatore batterie3. Inverter sinusoidale di media potenza4. Installazione secondo pannello fotovoltaico Questo era lo stato delle cose prima di effettuare il lavoro: 1. Batteria AGM 100Ah NDS Green Power GP100B installata nell’ alloggiamento originale, nel gavone sotto al letto matrimoniale di coda2. Pannello solare Sunergy da 100Wp 3. Regolatore solare a due canali da 240W CBE PRS240 4. Carica Batteria avviamento CBE CSB2 5. Impianto originale CBE Lo Slim 2 ha una configurazione classica con dinette a due panche e tavolo. In una panca vi e’ il serbatoio acque dolci e nell’altra l’ impianto elettrico originale e uno spazio di stoccaggio. Nel tempo questo spazio di stoccaggio era diventato un ricettacolo di oggetti dimenticati, cosi e’ diventato lo spazio naturale per collocare le batterie, l’ inverter, lo switch e quant’altro. Lo spazio di stoccaggio misura 56x56 cm alla base per un’altezza di 33cm. Il primo scarno schizzo:
Avevo da tempo dei profili strutturali da 20x20mm che aspettavano un utilizzo adeguato, e cosi ho pensato di realizzare un telaio che sostenesse le apparecchiature e le batterie. Per essere sicuro che lo spazio fosse sufficiente ho disegnato il tutto al CAD. Ecco il risultato:
Bene, si poteva procedere all’acquisto delle apparecchiature e al taglio dei profili:
E successivamente all’ assemblaggio fuori opera (batterie escluse !):
I cablaggi sono realizzati personalmente acquistando una pinza crimpatrice appropriata per capicorda non isolati. Dettagli sui cablaggi: Le connessioni tra le batterie, i bus bar, l’ inverter e il deviatore batterie sono realizzate con cavi da 16mm2. Le connessioni tra I bus bar e l’ impianto originale sono realizzate con cavo da 10mm2. I cavi sono evidentemente sovradimensionati a vantaggio di una caduta di tensione minima in presenza di forti correnti. Come si vede dalla foto, e’ stato necessario effettuare una modifica alla struttura a causa della presenza di un ostacolo non visibile al momento della misurazione. Poco male, strutturalmente e’ cambiato poco. Ecco in foto l’ ostacolo:
L’ inverter scelto e’ un Ective TSI 152 da 1500W sinusoidale con incorporato il deviatore a priorita’: in presenza di tensione di rete 230V dalla presa esterna si dispone in modalita’ bypass. In questo modo ho risparmiato la spesa del deviatore a priorita’. L’ impianto originale prevedeva, all’ uscita del salvavita, due cavi elettrici, uno collegato al frigo e alla presa di servizio a 230V presenti sul lato opposto al camper (a fianco della porta), e uno che faceva capo ad una presa schuko, alla quale era connesso il caricabatteria CBE. Ho modificato questo circuito, semplicemente scollegando il cavo di alimentazione del frigo/presa e intestando quest’ultimo cavo con una spina schuko. Nello schema sottostante si puo’ vedere che alla presa schuko di cui sopra e’ stata connessa una multipresa a tre posti a cui sono connessi il carica batteria e l’ inverter. Una seconda presa multipla connette l’ uscita a 230V dell’ inverter alla multipresa fissata in dinette, ad una presa nascosta nel cupolino (TV) e al frigo/presa del lato cucina:
Il circuito e’ completato da una pletora di fusibili e altri ammenicoli: 1. Maxi fuse da 150A per le batterie 2. Midi fuse per la connessione con l’ impianto originale a 12V 3. Due Bus Bar rispettivamente per il positivo +12V e per il negativo. Ecco alcune immagini dell’ impianto inserito nella dinette:
Vorrei far notare che sotto il telaio e’ stato inserito un tappeto antivibrazione originariamente pensato come antivibrazione/antiscivolo per le lavatrici domestiche. E' una buona ed economica soluzione per attutire le vibrazioni, evitare che le batterie vadano a spasso, un buon isolamento termico ed e’ realizzato in materiale autoestinguente.Ecco il risultato finale con le batterie alloggiate:
Il cablaggio finale e’ decisamente migliore di quanto si vede in foto ed e’ stato rifinito dopo aver rimontato telaio metallico di sostegno della seduta, che non e’ visibile qui.Dopo le verifiche elettriche, la prova funzionale e’ stata fatta con il bollitore d’acqua, l’ asciuga capelli e l’aspirapolvere di casa. Sia lo switch BDS 180 che l’ inverter si sono rivelati validi e ben funzionanti. Buoni chilometri !
Franco S.
AVVERTENZE
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Commenti
Tutto cambia se lo installi in un volume angusto.
Si, forse per un uso intensivo ci vorrebbe. Nel mio caso ho preferito attendere ed effettuare alcune misure di temperatura durante le uscite e durante i test.
Finora, anche nell' uso più gravoso, la temperatura del gavone non ha mai superato quella della cellula.
Del resto con 200Ah di capacità non si va molto lontano, penso che ti ritrovi le batterie scariche prima che si sia riscaldato qualcosa !
Tieni però presente che l' unico carico serio che adopero e' il bollitore d'acqua da 800W che scalda 1.2 litri in 5 minuti, e in questo tempo inverter, cavi, switch, batterie non si riscaldano. Vedrò cosa succederà quando proverò sia il forno a microonde (anche qui 2-3 minuti per riscaldare il cibo) e col fornello a induzione (max 10-15 minuti).
Effettuerò le misure e vedrò se sia il caso o meno di ventilare il vano, ma in tal caso con ventilazione forzata.
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