Gli oli lubrificanti sono normalmente composti da una base e da un insieme di additivi entrambi impiegati per migliorare le prestazioni e le caratteristiche chimico-fisiche ugualmente importanti per il raggiungimento di elevate prestazioni. Le due caratteristiche principali verificabili al tatto, sono la densità e la viscosità. GeneralitàFino agli anni '80 il compito dei lubrificanti per motori 4Tempi era, oltre che raffreddare e lubrificare gli organi meccanici in attrito volvente (Es. bronzine, alberi a camme) e radente (Es. pistone-camicia), ridurre al minimo l’attrito e portare a livelli trascurabili le usure. Inoltre si richiedevano lubrificanti "spessi", ossia con gradazione particolarmente elevata (Esempio SAE 20W50, per creare uno spessore considerevole che andasse a ricoprire gli spazi tra le parti in scorrimento. Ad oggi con l'utilizzo di materiali con dilatazioni termiche ridotte, e giochi di accoppiamento ridotti dovuti principalmente al contenimento di sostanze inquinanti, le case costruttrici prediligono per i propri motori viscosità particolari (Esempio SAE 0W30 o SAE 5W30). Inoltre, sempre più case per ovviare a problemi di progettazione dei motori stessi (sempre dovuto al contenimento delle sostanze inquinanti), emanano alle case costruttrici di lubrificanti particolari richieste di specifiche per far sì che i propri motori con l'utilizzo di determinati lubrificanti non abbiano rotture e grippaggi entro i termini di progettazione chilometrica dei motori stessa. Vi sono inoltre lubrificanti specifici per una determinata componente dell'insieme del motore: Oli specificiOlio motore 4Tempi e 2TempiSe prendiamo in considerazione ad esempio un motore 4 tempi o 2 tempi, l’olio deve “aiutare” in misura sostanziale i segmenti a fare una buona tenuta; deve inoltre assicurare una valida protezione delle superfici metalliche nei confronti della corrosione e deve contribuire a mantenere puliti i componenti con i quali entra in contatto. Differenti risultano invece le esigenze che deve soddisfare un lubrificante per trasmissioni. Olio per trasmissioniPur rimanendo importanti le funzioni di asportazione del calore generato per attrito e le caratteristiche di protezione delle superfici metalliche, gli oli per cambi di velocità, differenziali e/o riduttori devono possedere le seguenti proprietà: avere una elevata stabilità all’ossidazione adeguata a lunghi periodi di esercizio pur in presenza, solitamente, di temperature di funzionamento inferiori a quelle degli oli motore; avere incrementate caratteristiche antischiuma, per contrastare la violenta agitazione prodotta dagli ingranaggi nel bagno d’olio, ed antiruggine, per proteggere le superfici metalliche anche dall’azione importante dovuta all’umidità atmosferica; avere una struttura particolarmente adatta alle estreme pressioni (E.P) generate dallo schiacciamento degli ingranaggi. Olio idraulicoVengono comunemente chiamati Oli idraulici, ma sarebbe più corretto parlare di Fluido idraulico. In alcuni tipi di trasmissioni (ad esempio quelle automatiche) un lubrificante deve poter funzionare come fluido idraulico, trasmettendo potenza con prontezza attraverso convertitori di coppia o giunti idraulici, e deve mantenere corretti coefficienti di attrito nel tempo tra i dischi frizione, per assicurare cambiate dolci e lineari. La caratteristica però più importante che un lubrificante deve possedere nel campo delle trasmissioni (in particolar modo in quelle più sollecitate dotate eventualmente di ingranaggi ipoidi) è la capacità di sopportare i carichi elevati che si generano abitualmente tra i denti in presa. L’ottenimento di queste prestazioni avviene tramite additivi che hanno elevata reattività chimica con i materiali ferrosi: tali additivi devono però essere selezionati accuratamente per non presentare (cosa non rara) reattività di tipo corrosivo nei confronti di alcune leghe metalliche. In commercio vi sono diverse qualità di fuidi per trasmissione, la cui maggior parte (circa il 90%) viene "classificata" a seconda che il lubrificante superi la specifica dettata da DEXTRON (II,III,VI) oppure ALLISON. I fluidi per trasmissione vengono anche largamente impiegati come fluido per servosterzi. ConclusioniAttraverso questa breve presentazione riguardante le caratteristiche che un olio deve possedere è facile comprendere come sia complesso oggi accingersi alla scelta del prodotto idoneo in funzione del componente meccanico da lubrificare e della severità di esercizio a cui è sottoposto. Inoltre per l'olio in esercizio è molto importante monitorare che le caratteristiche restino sufficientemente vicine alle specifiche dell'olio nuovo. Questo controllo si effettua facendo periodiche analisi. Progettazione di un lubrificantePer un lubrificantista (ovvero per chi produce lubrificanti) è dunque altrettanto importante conoscere profondamente le caratteristiche meccaniche e tribologiche dei componenti per poter formulare, attraverso l’utilizzo di opportune basi e selezionati additivi, un prodotto che presenti caratteristiche idonee all’applicazione ed allo stesso tempo estremamente affidabili. Le specificheSpecifiche principali:
(Es. Acea A3/B4/B5/C3) ProduzioneCome scritto in precedenza, gli oli lubrificanti sono normalmente composti da una base e da un insieme di additivi. Questi additivi compongono dal 10 al 30% del volume complessivo del lubrificante in vendita. L'additivazione è suddivisa in pacchetti per la correzione della viscosità, pacchetti PAO, e pacchetti specifici. Questi ultimi contraddistinguono un prodotto da un altro, mentre tutti i precedenti sono per lo più in comune a tutti i lubrificanti oggi in commercio. Possiamo quindi distinguere due tipi di basi: 1)Gregge: sono le basi ottenute dalla distillazione del petrolio. 2) Rigenerate: I lubrificanti che vengono raccolti dai consorzi oli usati, dopo accurate procedure di pulitura del prodotto, vengono reimmesse sul mercato. Questa base una volta additivata, può essere commercializzata su tutto il territorio italiano godendo di sgrafi fiscali considerevoli (I produttori di lubrificanti che utilizzano basi rigenerate, hanno un assolvimento dell'imposta di accisa pari al 50%, ossia circa 0,35 Euro al litro al posto di 0,70 Euro al litro). I pacchetti di additivazione possono essere aggiunti da ogni singola casa costruttrice di lubrificanti secondo criteri "autocertificati", e si generalizza distinguendoli tra:
La gradazioneLa Society of Automotive Engineers (SAE), ha istituito un codice numerico, per la classificazione dei oli in base alla loro viscosità cinematica.ValoriIl valore di viscosità (da non confondersi con la densità) è molto importante per poter determinare se l'olio è adatto alle condizioni di lavoro, dove oli con un elevato valore di viscosità sono adatti per l'uso estivo, mentre oli con ridotti valori di viscosità son adatti a un uso invernale,gli oli multigradi hanno la capacità di autoregolarsi e il loro arco d'utilizzo viene descritto da due numeri:la viscosità a freddo e quella a caldo. Tipi di oliIl codice può essere costituito da un solo numero (olio unigrado), il quale descrive la viscosità del liquido, oppure può essere costituito da due numeri (olio multigrado) con un'interposizione di un "W", dove il primo numero determina il valore in condizione di temperature rigide, mentre il secondo determina il valore in condizione di temperature elevate. Le caratteristiche di questi oli sono:
Controllo del livelloPer il controllo del livello massimo e minimo si possono utilizzare diversi sistemi:
"Olio (lubrificante)." Wikipedia, L'enciclopedia libera. 27 ago 2010, 13:10 UTC. 30 ago 2010, 15:59 <http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Olio_(lubrificante)&oldid=34494133>.
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GLI OLI LUBRIFICANTI
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