Prima di comprare, ero intenzionato all’acquisto di camper con garage posteriore, ma in famiglia hanno voluto a tutti costi prendere il 7 posti con la disposizione classica, con castello posteriore longitudinale. Non arrendendomi all’idea di lasciare a casa lo scooter, ho trovato il modo di portarmelo appresso caricandolo in suddetto gavone laterale a volume variabile.
Ho rimosso il materasso e la tavola del letto (la si può sempre rimontare), ho costruito con l’aiuto di mio babbo un supporto per lo scooter, con bloccaggio sulle due ruote. Tale supporto a telaio è fissato a due tavole di legno tagliate a misura, rispetto al piano di appoggio, in modo da ripartire il carico e da evitare di forare il piano stesso. Il meccanismo di fissaggio è piuttosto difficile da spiegare, comunque è ispirato ai sistemi professionali per il trasporto moto. Il supporto di per se fa stare in equilibrio lo scooter, ma onde evitare spiacevoli inghippi ho provveduto a legare tramite cinghie il manubrio e la maniglia posteriore, ai ganci gia predisposti dalla casa.
In definitiva lo scooter in marcia non si muove di un millimetro (collaudato sui tornanti dolomitici). Per quanto riguarda il peso, esso non rappresenta nessun problema, in quanto lo scooter (peugeot ludix omologato per due) pesa 56 kg, considerando poi che tutti gli oggetti generalmente riposti nel gavone hanno trovato collocazione nei numerosi vani disseminati in tutto il camper. In ogni caso dopo 800 km percorsi, si guida assolutamente senza accorgersene, (anzi a volte te lo dimentichi proprio). Altro problema: l’odore di benzina, poiché il vano in realtà è un letto: ho siliconato i punti di contatto tra le diverse pareti dei mobili e ho costruito uno sportello amovibile anche dall’interno, dotato di profili di gomma per mantenere la sigillatura nei punti di appoggio. Inoltre ho comprato un tappo della benzina aggiuntivo, sul quale ho praticato un foro e applicato un tubicino di gomma poco deformabile, che consente lo sfiato dei vapori della benzina, fuori dall’abitacolo. Tale tubicino viene fatto uscire dalla finestra, che pur rimanendo chiusa consente il passaggio grazie alla deformabilità della gomma di battuta.Ultimo problema: IL CARICO: attraverso una rampa realizzata con due profili di alluminio (ricavati da una vecchia porta di ingresso), dotata di un attacco appositamente studiato per agganciarsi al profilo del camper mantenendo la rampa inclinata solo in un verso, ovvero quello di salita e discesa. La salita avviene utilizzando la forza motore dello scooter fino ad un certo punto, dopodiché si tratta di sollevare la ruota posteriore di circa 10 cm. Tutto questo è stato possibile grazie alle generose dimensioni del vano e dello sportello, alle ridotte dimensioni e peso dello scooter e ad una buona dose di testardaggine.
Saluti By : Brrrgnao
AVVERTENZE
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Commenti
Mannaggia, non fa per me: avrei solo mio figlio che mi può aiutare....tutto il resto è chiarissimo.....
Ok, grazie.
Hai nuove foto? Siamo curiosi.
Ora le foto della fase di carico.
1)aggancio della rampa al piano;
2)faccio salire lo scooter usando il gas finchè la ruota anteriore rimane bloccata nel supporto pivottante;
3)a questo punto spengo il motore e non rimane altro che sollevare per pochi cm il posteriore (da notare che nel gavone ho rialzato il pavimento fino a livello del battente dello sportello.
3)fisso la ruota posteriore con il blocco incernierato ed il gioco è fatto.
Si consideri infine che si riesce a caricare da soli, tuttavia è consigliabile avere una seconda persona (la ragazza o la moglie) che controlli le varie fasi e l'equilibrio della moto. Lo sforzo fisico è praticamente nullo, in quanto il sollevamento riguarda pochissimi cm che possono ulteriormente essere ridotti ad esempio sfruttando un marciapiede che alzi la base d'appoggio della rampa o facendo alzare al collaboratore la rampa stessa di pochi cm. Anche in questo caso lo sforzo è minimo poichè si sfrutta l'effetto della leva.
E' più difficile descriverlo che farlo....saluti brrrgnao
ciaoooooooooo
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